
Misure antismog, da martedì 1° gennaio 2019 blocco dei veicoli diesel Euro 4
Superati i livelli consentiti di polveri sottili nell'aria, attivate le limitazioni temporanee definite da Regione Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna
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Milano - Inizia l'anno 2019 con le misure antismog di primo livello previste dal Protocollo Aria delle regioni del bacino padano (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna). Tra queste, il divieto di circolazione per i veicoli privati diesel Euro 4 tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30, il divieto di superare la temperatura di 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali e il divieto di utilizzare di sistemi di riscaldamento domestico a legna non efficiente (classe emissiva fino a 2 stelle compresa).
Le limitazioni scattano a seguito del superamento, per oltre quattro giorni consecutivi, dei livelli consentiti di polveri sottili (PM10) nell'aria, così come rilevato in questi giorni dalle centraline dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
Si rammenta che la disattivazione delle limitazioni temporanee si verifica dopo due giorni di rientro nei valori definiti, sempre previa certificazione di Regione Lombardia.
Per informazioni sulle altre limitazioni temporanee si invita a consultare il paragrafo “Misure temporanee omogenee per il miglioramento della qualità dell’aria” sulla pagina dedicata del sito, dove sarà possibile consultare aggiornamenti giorno per giorno, informazioni sulle misure attivate, dati sulla qualità dell'aria, comuni coinvolti e provvedimenti.
Consulta la mappa
www.l15.regione.lo...cordo-aria/map/list
Atti del Comune
OGGETTO: MISURE TEMPORANEE SINO AL 31 MARZO 2019 PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA ED IL CONTRASTO ALL’INQUINAMENTO LOCALE IN ATTUAZIONE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA LOMBARDIA N. X/7095 DEL 18 SETTEMBRE 2017 E N. XI/449 DEL 2 AGOSTO 2018.
IL SINDACO
Premesso che al fine di garantire la tutela e la protezione della salute dei cittadini e dell’ambiente, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, le Città Capoluogo di Provincia e i Comuni Lombardi sono da tempo impegnati in azioni per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Considerato che sono emerse, da parte degli Enti Locali coinvolti da fenomeni di accumulo e di aumento delle emissioni inquinanti, esigenze di interventi ulteriori, aventi carattere locale e temporaneo, rispetto alle misure strutturali già in essere, ed è quindi stato chiesto a Regione Lombardia di svolgere un ruolo di regia e coordinamento nell’attuazione di tali misure temporanee locali, al fine di garantire omogeneità di interventi.
Visto l’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano del 9 giugno 2017 (di seguito per brevità “Accordo di Programma di bacino padano”), sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna, diretto ad assicurare la realizzazione coordinata e congiunta di misure addizionali di risanamento nell’ambito del processo cooperativo Stato-Regioni avviato per il rientro nei valori limite di qualità dell’aria anche al fine di evitare aggravamenti e sentenze di condanna in riferimento alle procedure di infrazione avviate dalla Commissione Europea e attualmente pendenti.
Considerato che tale Accordo di Programma di bacino padano prevede l’individuazione di misure nazionali e regionali in grado di intervenire sui principali settori emissivi e l’impegno, da parte delle Regioni firmatarie, di attuare le misure regionali di competenza.
Richiamato a tal proposito l’art. 2 dell’Accordo di Programma di bacino padano che individua gli impegni a carico delle Regioni firmatarie.









