
Iran: l'UE sanziona i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani
View 8.8K
words 369 read in 1 minute, 50 Seconds
Oggi il Consiglio ha aggiunto all'elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive nel contesto dell'attuale regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran undici persone e quattro entità in considerazione del loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e nella risposta violenta alle recenti manifestazioni nel paese.
Tra le designazioni odierne figurano anche i nomi dei responsabili della morte di Mahsa Amini: la polizia morale iraniana e due suoi esponenti di spicco, Mohammad Rostami e Hajahmad Mirzaei. L'UE designa inoltre le forze dell'ordine iraniane (LEF) e alcuni dei relativi capi locali per il ruolo assunto nella brutale repressione delle proteste. È inserito in elenco anche Issa Zarepour, ministro iraniano delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, per la sua responsabilità nel blocco di internet.
Le misure imposte oggi consistono nel divieto di viaggio e nel congelamento dei beni. È fatto inoltre divieto ai cittadini e alle imprese dell'UE di mettere fondi a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco. Il regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran prevede inoltre il divieto di esportazione verso l'Iran di attrezzature che potrebbero essere usate a fini di repressione interna e di attrezzature per il monitoraggio delle telecomunicazioni.
L'elenco comprende attualmente un totale di 97 persone e 8 entità.
L'Unione europea e i suoi Stati membri condannano il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza nei confronti di manifestanti pacifici, che è ingiustificabile e inaccettabile. Le persone in Iran, come in qualsiasi altro luogo, hanno il diritto di manifestare pacificamente, diritto che deve essere garantito in ogni circostanza.
L'UE si aspetta che l'Iran ponga immediatamente fine alla violenta repressione nei confronti dei manifestanti pacifici, liberi le persone detenute e garantisca la libera circolazione delle informazioni, compreso l'accesso a internet. L'UE si aspetta inoltre che l'Iran chiarisca il numero di persone decedute e arrestate e garantisca un giusto processo a tutte le persone detenute. L'uccisione di Mahsa Amini deve essere oggetto di debita indagine e qualsiasi persona che sia riconosciuta responsabile della sua morte deve essere chiamata a risponderne.
- Decisione di esecuzione e regolamento di esecuzione del Consiglio, Gazzetta ufficiale dell'UE
- Dichiarazione dell'alto rappresentante a nome dell'UE sulle recenti proteste in Iran, 25 settembre 2022









