
Crac Giacomelli arrestati i vertici del gruppo Giacomelli Ricercata anche Gabriella Spada ex amministratrice
In manette il patron Antonio, il figlio Emanuele e altri 3 membri del cda: l’accusa è di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta e false comunicazioni sociali
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RIMINI - Cinque arresti sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Bologna nell’ambito dell’inchiesta nei confronti del gruppo riminese Giacomelli (commercio all’ingrosso di abbigliamento sportivo), quotato in Borsa e da un anno al centro di un grave dissesto economico che ha dato il via a varie procedure giudiziarie, compresa l’amministrazione straordinaria della società .
Gli arresti, disposti dal Pm di Rimini Luca Bertuzzi e firmati dal Gip Giacomo Gasparini, riguardano a quanto si è appreso alcuni membri del consiglio di amministrazione dell’azienda, Emanuele e Antonio Giacomelli, Vittorio Fracassi, Stefano Pozzobon, Domenico Libri.
c’è anche una sesta persona coinvolta nell’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria delle fiamme gialle bolognesi, vale a dire Gabriella Spada ex amministratore delegato dell’azienda di articoli sportivi, ma l’ordinanza non sarebbe stata eseguita perché si trova all’estero.
Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, calunnia, emissione di fatture per operazioni inesistenti, false comunicazioni sociali.
LE INDAGINI - Gli arresti arrivano dopo mesi di indagini che hanno accertato come il gruppo fosse composto da almeno 20 società italiane ed estere.
Il via alle inchieste è nato da esposti presentati da vari fornitori del gruppo che avevano ricevuto per pagamento di merci alcuni assegni che al momento dell’incasso erano stati bloccati in quanto Emanuele Giacomelli, all’epoca amministratore delegato del gruppo, ne aveva denunciato il furto.
Corriere della Sera / RAI









