
Fotovoltaico in Italia: entro il 2020 previsti 8500 MegaWatt
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ROMA: Grazie all’introduzione del 'Conto Energia', per il settore industriale che si occupa del fotovoltaico stanno emergendo nuove opportunità di mercato. Per la fine 2007 è attesa una crescita dell’installato dell’ordine del 100 per cento (dai 51 MW registrati a fine 2006, a oltre 100 MW). È quanto emerso dal workshop organizzato dall’Enea a Portici sull’industria del fotovoltaico in Italia.
A seguito dell’adozione da parte del Consiglio Europeo del Piano d'Azione 'Una politica energetica per l’Europa', con il cosiddetto 'Piano 20-20-20' vengono fissati gli obiettivi in campo energetico per il 2020: riduzione delle emissioni di gas serra del 20 per cento rispetto ai valori di riferimento del 1990; riduzione dei consumi energetici del 20 per cento rispetto ai valori odierni; impiego delle fonti rinnovabili per un valore del 20 per cento dei consumi totali di fonti primarie; introduzione dei biocarburanti nel settore dei trasporti per almeno il 10 per cento del totale dei relativi consumi.
Questi obiettivi rappresentano una grande sfida per l’Europa, ma in particolare per l’Italia che ha un assetto energetico caratterizzato da una forte dipendenza dall’importazione di fonti fossili e con scarsi margini di miglioramento sul piano dell’efficienza e del contenimento delle emissioni.
In questo contesto, le tecnologie solari acquistano una particolare importanza: oltre ad essere una risorsa a emissioni zero di CO2, si basano su una fonte primaria largamente disponibile nel nostro Paese.
Il fotovoltaico, nonostante presenti numerosi vantaggi (eco-compatibilità , modularità , versatilità nell’utilizzo, alta affidabilità nell’esercizio, lunga vita operativa), è ancora poco diffuso nel mercato elettrico italiano a causa degli elevati costi di investimento che rendono il costo del kWh prodotto poco competitivo, circa 6 "/W. Nel caso della tecnologia più diffusa, quella a silicio cristallino con circa il 90 per cento di quota di mercato, il costo del modulo dipende per il 40 per cento dalle celle, pertanto, una delle voci di costo più significativa è costituita dal materiale attivo per unità di potenza e dalla tecnologia del modulo.
Per raggiungere un costo competitivo, stimato in 2 "/W, è necessario un forte impulso nel settore della Ricerca e Sviluppo. In particolare, per quanto riguarda le tecnologie, l’attenzione a livello internazionale è focalizzata su quelle che si propongono come alternative alla tecnologia del silicio cristallino per la quale i miglioramenti prevedibili in termini di efficienza e riduzioni di costo sono molto contenuti.
La quota di mercato delle tecnologie a film sottile è ancora molto bassa (circa 7 per cento), ma appare come la soluzione che offre le maggiori potenzialità nel medio termine per una sostanziale riduzione dei costi, grazie all’esigua quantità di materiale impiegato e alla possibilità di raggiungere elevati livelli di automazione.
In alternativa alle tecnologie del silicio cristallino e dei film sottili convenzionali si sta affermando la tecnologia del fotovoltaico a concentrazione, che viene considerata la più promettente. Questa tecnologia permette di ridurre di molto l’area del dispositivo abbassandone il costo e aumentando del 25-30 per cento l’efficienze rispetto al fotovoltaico convenzionale.
Le strategie di ricerca dell’Enea sono in linea con quelle delineate in sede Europea per raggiungere i seguenti obiettivi: nel breve termine, un efficace trasferimento tecnologico degli improvements ottenuti a livello di laboratorio nel campo della tecnologia del silicio cristallino; nel medio termine, lo sviluppo e l’industrializzazione delle tecnologie a film sottili e a concentrazione; nel lungo termine, lo sviluppo di tecnologie innovative, il cosiddetto fotovoltaico di terza generazione, basate sui concetti di basso costo o alta efficienza o su una loro combinazione.
Enea









