PAX MUNDI: L’ECO DELLA MUSICA CI GUIDA VERSO L’ ORIZZONTE DELLA PACE

2005-09-28 18:45:43
Giovedì 01:08:39
Settembre 29 2005

PAX MUNDI: L’ECO DELLA MUSICA CI GUIDA VERSO L’ ORIZZONTE DELLA PACE

News di: Francesco Baggetta

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ROMA - (28 Settembre, h. 17.30) - La Piazza Giovanni Paolo II di Termoli, in cui si è svolto il Maxi Concerto Pax Munidi è per tutti la Piazza del Papa. Venerdì 23 e sabato 24 settembre il volto di Papa Karol immortalato nel bronzo vent’anni fa, ha accompagnato un evento straordinario di musica e impegno sociale.

Il messaggio di pace lanciato dalla cittadina molisana ha avuto un’eco grandissima grazie alla partecipazione di numerosi nomi del panorama musicale che hanno abbracciato l’obiettivo di questa manifestazione: riconoscere alla musica il suo ruolo di grande comunicatrice sociale. Il Direttore Artistico Pino Scarpettini, presidente dell’associazione Spazio d’Autore che ha prodotto l’evento in collaborazione con il Comune di Termoli, ha diretto un “coro” formato dall’UNICEF, AIDO, AFI, SIAE, PAPABOYS che all’unisono hanno inneggiato alla Pace. Uniti in diversi fronti. Sul fronte del sociale, l’UNICEF ha raccolto fondi per costruire una scuola in Eritrea. e l’AIDO ha continuato la sua opera di sensibilizzazione nella donazione del midollo osseo. Sul fronte della musica l’ AFI e la S.I.A.E hanno espresso il desiderio di valorizzare i nuovi talenti e di migliorare la qualità della musica. Su quello spirituale i Papaboys, i ragazzi amati da Giovanni Paolo II che vogliono dipingere nel proprio cielo i colori della Pace.

La valenza universale della musica ha armonizzato tutte le componenti delle serate. A condurre l’evento, che andrà in onda su Rai Due nel mese di ottobre, i coinvolgenti Pino D’Angiò e Julian Borghesan coadiuvati dall’elegante Barbara Bouchet.

Le voci protagoniste della prima serata sono state quella intensa di Mariella Nava, premiata come Miglior cantautrice dell’anno, quella graffiante di Drupi, premiato da Radio Hollywood, e quella emozionata di Aleandro Baldi. La tradizione ha lasciato il posto alle novità rappresentate dai Sottopressione, la band milanese vincitrice del premio Rino Gaetano. Direttamente da Zelig, dado ha strappato risate e applausi. Dopo l’intervento di Daniele Venturi, presidente dell’associazione Papaboys e di alcune parole di Giovanni Paolo II lette da Barbara Bouchet, gli Endless, giovane gruppo di Christian Music, hanno dedicato la loro ultima creazione “Ti seguirò”¦” a Papa Karol, dimostrando come la musica leggera può veicola l’Amore più grande. Nella seconda serata si sono alternati momenti di revival anni ’60 con i Cugini di Campagna, che hanno ricevuto un premio alla carriera dalla S.I.A.E., e di beat generation con Alessio Colombini e le sue cover di Bob Dylan e The Beatles. Gli Oro hanno cantato i loro successi seguiti da Franco Fasano che ha presentato con eleganza e rigorosamente dal vivo, le sue crezioni al piano.


Il Presidente dell’Associazione Papaboys Daniele Venturi e il cantante Roberto Bignoli

I Matia Bazar hanno regalato al pubblico brividi con la loro nuova voce solista, Roberta Faccani, ricevendo il premio Cuore del Mondo, una scultura che raffigura Giovanni Paolo II che abbraccia un bambino. Numerosi i giovani presenti, tra cui gli Ablativo assoluto e la bellissima voce di Tiziana Manenti. A concludere la serata, il cantautore Roberto Bignoli, che con la sua Sarajevo ha emozionato e commosso il pubblico presente. Entrambe le serate hanno visto la presenza del trio formato da Juanma Dominguez, Mami Rob e Paul Moss che hanno cantato la sigla del Maxiconcerto Pax Munid, dal titolo Pax and Love; il coro The Joyful Gospel Ensemble che ha infiammato le platee e il duo Baldo che ha divertito tutti con il suo mix di virtuosismi e cabaret. Non poteva mancare il linguaggio della danza con le coreografie di Erminia Moscato che spaziando dalla classica al tip tap hanno reso omaggio Rino Gaetano e Giorgio Gaber.

Il dialogo interreligioso ed interetnico è stato rappresentato dalla presenza degli Abiayaua Camu Sai ( gruppo di folklore indiano ) degli Ensemble sharg uldusu’ ( stella d’oriente cultura musulmana) e dal Rhapsodija trio deho (cultura ebraica). Ancora una volta è la potenza della musica che unisce colori, religioni, ideali, in un’unica Fede, quella che dedica alla Pace, il proprio canto, che si rinnova ogni giorno nel miracolo dell’Amore, di quell’Amore che possiamo scoprire, apprezzare e vivere”¦seguendo il cammino che Giovanni Paolo II ha disegnato per noi.

Source by Pressworld

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