
Attacchi informatici: il Consiglio estende il regime delle sanzioni fino al 18 maggio 2025
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Il Consiglio ha deciso oggi di prorogare di altri tre anni , fino al 18 maggio 2025, il quadro delle misure restrittive contro gli attacchi informatici che minacciano l'UE e i suoi Stati membri .
Questo quadro consente all'UE di imporre misure restrittive mirate a persone o entità coinvolte in attacchi informatici che provocano un impatto significativo e costituiscono una minaccia esterna per l'UE o i suoi Stati membri. Possono essere imposte misure restrittive anche in risposta ad attacchi informatici contro Stati terzi o organizzazioni internazionali qualora tali misure siano ritenute necessarie per raggiungere gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune (PESC).
Attualmente le sanzioni si applicano a otto persone e quattro entità e comprendono il congelamento dei beni e il divieto di viaggio . Inoltre, alle persone ed entità dell'UE è vietato mettere fondi a disposizione di quelli elencati. Queste singole inserzioni continueranno a essere riviste ogni 12 mesi.
La decisione di prorogare di tre anni le misure restrittive dimostra il forte impegno dell'UE a rafforzare la propria resilienza e capacità di prevenire, scoraggiare, scoraggiare e rispondere alle minacce informatiche e alle attività informatiche dannose al fine di salvaguardare la sicurezza e gli interessi europei.
Sfondo
Nel giugno 2017 l'UE ha istituito un quadro per una risposta diplomatica comune dell'UE alle attività informatiche dannose (il "cassetto degli attrezzi della diplomazia informatica"). Il quadro consente all'UE e ai suoi Stati membri di utilizzare tutte le misure della PESC, comprese le misure restrittive se necessarie, per prevenire, scoraggiare, scoraggiare e rispondere ad attività informatiche dannose che prendono di mira l'integrità e la sicurezza dell'UE e dei suoi Stati membri.
Il quadro dell'UE per le misure restrittive contro gli attacchi informatici che minacciano l'UE e i suoi Stati membri è stato istituito nel maggio 2019.
L'UE continua a impegnarsi per un ciberspazio globale, aperto, stabile, pacifico e sicuro e ribadisce pertanto la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale al fine di promuovere l'ordine basato su regole in questo settore.
Attacchi informatici dolosi: l'UE sanziona due persone e un organismo per l'attacco ai danni del Bundestag nel 2015
22 ottobre 2020 - Il Consiglio ha imposto misure restrittive nei confronti di due persone e un organismo che sono responsabili dell'attacco informatico ai danni del parlamento federale tedesco (Deutscher Bundestag) avvenuto tra aprile e maggio 2015, o vi hanno preso parte. L'attacco ha colpito il sistema informatico del parlamento, compromettendone il funzionamento per diversi giorni. È stato sottratto un ingente volume di dati e sono stati violati gli account di posta elettronica di diversi parlamentari, nonché quello della cancelliera Angela Merkel.
Le sanzioni odierne prevedono il divieto di viaggio e il congelamento dei beni per le persone, e il congelamento dei beni per l'organismo. È fatto inoltre divieto alle persone ed entità dell'UE di mettere fondi a disposizione delle persone ed entità inserite in elenco.
La decisione del Consiglio implica che un totale di otto persone e quattro entità e organismi sono oggetto di misure restrittive in relazione ad attacchi informatici nei confronti dell'UE o dei suoi Stati membri.
Le sanzioni sono una delle opzioni disponibili nel quadro dell'Unione relativo a una risposta diplomatica comune alle attività informatiche dolose (denominato pacchetto di strumenti della diplomazia informatica) e sono intese a prevenire, scoraggiare, e contrastare il persistere e l'aumento di comportamenti dolosi nel ciberspazio.
Gli atti giuridici del caso, compresi i nomi delle persone e degli organismi interessati, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale.
Contesto
Il quadro giuridico per l'imposizione di misure restrittive volte a contrastare gli attacchi informatici è stato adottato dal Consiglio nel maggio 2019 e utilizzato per la prima volta nel luglio 2020. L'applicazione del regime di sanzioni è riesaminata dal Consiglio su base annuale ed è stata prorogata da ultimo fino a maggio 2021.
L'UE mantiene il suo impegno a favore di un ciberspazio globale, aperto, stabile, pacifico e sicuro e ribadisce pertanto la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale al fine di promuovere l'ordine fondato su regole in questo settore.









