
Allergie alimentari, aggiornato l'atto di indirizzo per la sicurezza del consumatore
Documento di indirizzo e stato dell’arte. Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - Documento di indirizzo e stato dell’arte Italia 2018
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ALLERGIE ALIMENTARI E SICUREZZA DEL CONSUMATORE
Per tutelare la sicurezza nutrizionale del consumatore allergico e promuovere la conoscenza del fenomeno tra gli operatori del settore alimentare, il ministero della Salute ha aggiornato il documento "Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - documento d’indirizzo e stato dell’arte", in base alle evoluzioni normative, scientifiche e pratiche in materia.
Tale aggiornamento conferma la “mission” del documento precedente e si rivolge a tutti i settori coinvolti:
addetti all’assistenza sanitaria, medici, ditte produttrici di alimenti e di pasti, ristoratori, associazioni di consumatori e pazienti.
Consulta il documento Allergie alimentari e sicurezza del consumatore
Per rendere più agevole la lettura del testo, il documento è stato arricchito di una sessione domande e risposte, suggerite da Federasma e Allergie ONLUS - Federazione Italiana Pazienti, sulla base della frequenza delle richieste dei pazienti allergici.
FAQ - INDICE DEL DOCUMENTO - Ultimo aggiornamento: 27 novembre 2018
- 1. Che cos'è l’atopia?
- L’atopia è una tendenza familiare o individuale a produrre anticorpi IgE in risposta a basse dosi di antigeni (solitamente proteine) e, di conseguenza, a sviluppare tipiche manifestazioni cliniche come l’asma, la rinocongiuntivite o la sindrome eczema allergico/dermatite.
- 2. Qual è la connessione tra allergia e atopia?
- L’atopia è una condizione necessaria per sviluppare allergia, ma non tutti i soggetti atopici hanno reazioni allergiche associate alle IgE.
- 3. Che cos'è l’allergia?
- L’allergia è una reazione di ipersensibilità iniziata da meccanismi immunologici.
- 4. Come si trattano le reazioni da allergia alimentare?
- Dipende dalla gravità. Possono non richiedere alcuna terapia, può essere necessaria solo terapia antistaminica e/o cortisonica, o può essere necessaria la terapia con adrenalina.
- 5. L’allergia è ereditaria?
- 6. Che cos'è l’anafilassi?
- 7. Che differenza c’è tra shock anafilattico e anafilassi?
- 8. L’allergia può provocare sempre uno shock anafilattico?
- 9. Quando c’è una diagnosi di allergia alimentare si deve sempre avere con sé l’adrenalina oppure solo se l’allergia è grave?
- 10. Come si trattano le reazioni anafilattiche?
- 11. L’adrenalina pronta deve essere conservata in frigorifero?
- 12. L’efficacia dell’adrenalina pronta finisce esattamente alla data di scadenza indicata nella confezione o in caso di mancata sostituzione è comunque efficace? Se sì per quanto tempo dopo la scadenza?
- 13. Perché in caso di reazione anafilattica si consiglia di sdraiare la persona, sollevarle le gambe ed evitare di metterla in posizione eretta?
- 14. È vero che il cortisone e gli antistaminici non sono i farmaci di elezione per contrastare l’anafilassi? Perché?
- 15. Quali sono le allergie alimentari prevalenti in Italia?
- 16. Che differenza c’è tra allergia alimentare e intolleranza?
- 17. L’intolleranza alimentare è meno grave dell’allergia alimentare?
- 18. I sintomi dell’intolleranza e dell’allergia alimentare sono diversi?
- 19. Come riconosco un'intolleranza da un'allergia alimentare?
- 20. Dall’allergia alimentare si guarisce?
- 21. Dall’intolleranza alimentare si guarisce?
- 22. Perché molte persone affette da celiachia sono frequentemente anche intolleranti al lattosio?
- 23. Che differenza c’è tra l’intolleranza al latte e l’intolleranza al lattosio?
- 24. Quali test sono validati scientificamente per diagnosticare le intolleranze?
- 25. Che relazione c’è tra la dermatite atopica e l’allergia alimentare?
- 26. Che relazione c'è tra l'asma e l'allergia alimentare?
- 27. La coesistenza di asma e/o dermatite atopica e allergia alimentare è pericolosa per la vita?
- 28. I bambini che hanno la “crosta lattea” svilupperanno allergia alimentare?
- 29. Ci sono allergeni alimentari più pericolosi di altri o possono esserlo tutti allo stesso modo?
- 30. È vero che possono esserci reazioni allergiche anche gravi da inalazione di vapori di alimenti ai quali si è allergici?
- 31. Ci sono persone che hanno reazioni allergiche gravi anche al solo contatto (pelle, occhi, labbra, naso…) con alimenti a cui sono allergici?
- 32. L’ambiente influisce sulle allergie?
- 33. L’allergia all’acaro della polvere predispone allo sviluppo di allergie alimentari?
- 34. È vero che intorno ai tre anni di vita i bambini con allergia alimentare guariscono dall’allergia?
- 35. Quali sono le allergie alimentari che più difficilmente guariscono?
- 36. L’aumento delle allergie alimentari dipende dall’uso di conservanti, additivi, concimi, diserbanti, ecc.?
- 37. Che cos'è il TPO?
- 38. Cosa sono la SOTI, DOPA, desensibilizzazione? Sono la stessa cosa o sono tecniche diverse?
- 39. Si diventa allergici ai cibi che mangiamo più frequentemente?
- 40. Quanto tempo dura il periodo di desensibilizzazione per arrivare alla “tolleranza” a un alimento?
- 41. L’acquisizione della “tolleranza” naturale (senza aver fatto desensibilizzazione) a un alimento dura per sempre?
- 42. Quando si “tollera” un alimento a seguito di desensibilizzazione non si avranno mai più reazioni allergiche a quell’alimento?
- 43. Che cosa sono le LTP - Lipid Transfer Protein?
- 44. Perché alcuni alimenti danno reazione allergica se vengono ingeriti crudi e non la danno se vengono ingeriti cotti?
- 45. Perché alcuni alimenti, in particolare alcuni tipi di frutta, se vengono sbucciati non danno reazione allergica?
- 46. Che cosa è la SOA - Sindrome Orale Allergica?
- 47. Che cosa sono le allergie crociate?
- 48. Quali sono i test validati scientificamente per diagnosticare le allergie?
- 49. Quali sono i test validati scientificamente per diagnosticare le allergie alimentari?
- 50. Il test FABER che cos'è, quali risposte fornisce e quando è appropriato farlo?
- 51. I test molecolari, cosa sono, a cosa servono e quando è appropriato farli?
- 52. Che cosa sono le IgE?
- 53. Conoscere il valore delle IgE Specifiche: a cosa servono e quando è appropriato farle?
- 54. Conoscere il valore delle IgE Totali: a cosa servono e quando è appropriato farle?
- 55. Se si è allergici al veleno delle api si è allergici anche al miele?
- 56. Se si è allergici a dei pollini o fiori, si è allergici anche al miele prodotto da quei pollini e fiori?
- 57. Se si è allergici a un solo alimento con il tempo si può diventare allergici anche ad altri?
- 58. Se si sospetta un'intolleranza o un'allergia alimentare bisogna escludere dalla dieta l’alimento sospetto?
- 59. Ci sono kit domestici per la diagnosi di allergie e intolleranze alimentari? sono efficaci e affidabili?
- 60. Quali sono i test che non devono essere eseguiti perché non validati scientificamente
A 2 - QUADRI CLINICI
La presentazione clinica delle allergie alimentari può variare in base all’età, all’allergene alimentare coinvolto, al tipo e alla tempistica della reazione. La presenza di comorbidità atopica, l’evoluzione verso la tolleranza e la risposta all'immunoterapia, inoltre, possono essere valutati per definire quadri clinici omogenei (fenotipi):
- In base all’età ed alla risoluzione nel tempo: fattori rilevanti nella presentazione dell’allergia alimentare nell’infanzia, adolescenza o età adulta sono l’assetto genetico, i livelli di cellule T regolatorie e di citochine, il diametro del pomfo prodotto allo skin prick test e il livello delle IgE specifiche per alcuni componenti molecolari
- In base al tipo di allergene e alla severità della manifestazione clinica: la sensibilizzazione a particolari allergeni, le IgE specifiche per alcuni componenti molecolari, il rapporto tra IgE specifiche ed IgE totali, i livelli sierici del PAF e della PAF-acetilidrolasi sono utili alla stima del rischio di gravi reazioni.
I fenotipi, in base al coinvolgimento di anticorpi o altri mediatori cellulari possono essere classificati in subclassi (endotipi). L’approccio terapeutico mirato, basato sul profilo endotipico, viene denominato medicina di precisione o personalizzata (Muraro et al., 2017).
Global Warming and Ice Ages:
I. Prospects for Physics-Based Modulation of Global Change
DISCLAIMER
This document was prepared as an account of work sponsored by an agency of the United States Government. Neither the United States Government nor the University of California nor any of their employees, makes any warranty, express or implied, or assumes any legal liability or responsibility for the accuracy, completeness, or usefulness of any information, apparatus, product, or process disclosed, or represents that its use would not infringe privately owned rights. Reference herein to any specific commercial product, process, or service by trade name, trademark, manufacturer, or otherwise, does not necessarily constitute or imply its endorsement, recommendation, or favoring by the United States Government or the University of California. The views and opinions of authors expressed herein do not necessarily state or reflect those of the United States Government or the University of California, and shall not be used for advertising or product endorsement purposes.
www.salute.gov.it/...i_2788_allegato.pdf
ALLERGIE ALIMENTARI
E SICUREZZA DEL CONSUMATORE
Documento di indirizzo e stato dell’arte
Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - Documento di indirizzo e stato dell’arte Italia 2018
ABSTRACT
L’allergia alimentare (AA), reazione immunologica avversa al cibo, è una malattia con elevato impatto sulla qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti e dei loro familiari, con costi sanitari rilevanti per l’individuo e per il Sistema Sanitario Nazionale.
La costante vigilanza richiesta per evitare l’alimento in causa, in particolare l’allergene non segnalato ed il vivere con incertezza, ansietà, sono problematiche che turbano particolarmente i bambini, gli adolescenti e relative famiglie. Di fronte a questo problema spesso le famiglie si trovano isolate ed impotenti. È pertanto fortemente sentita l’esigenza di un documento di indirizzo nazionale per il management di questa malattia.
Nell’ottica di tutelare la sicurezza nutrizionale del consumatore allergico, si è inteso focalizzare l’attenzione sulle varie problematiche connesse all’AA.
A tale riguardo, in virtù delle evoluzioni normative, scientifiche e pratiche in materia di AA, è stato aggiornato il documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - documento d’indirizzo e stato dell’arte”, già elaborato nel 2014.
Tale aggiornamento nei contenuti e nella grafica, non modifica la “mission” precedente e si rivolge a tutti i settori coinvolti: addetti all’assistenza sanitaria, medici, ditte produttrici di alimenti e di pasti, ristoratori, associazioni di consumatori e pazienti.
Negli ultimi anni, ci sono stati cambiamenti nella legislazione relativa all’etichettatura degli alimenti e, di conseguenza, le informazioni per i consumatori con allergia alimentare sono migliorate.
Non è stata però ancora raggiunta una semplificazione della possibilità di praticare una dieta di esclusione e, con l’etichettatura “precauzionale”, il carico della valutazione del rischio grava sul consumatore, creando insicurezza e frustrazione. D’altra parte va segnalato che, senza limiti di legge (valori soglia), le aziende si trovano in oggettiva difficoltà.
I consumatori allergici agli alimenti necessitano sempre più del consiglio dello specialista che insieme a loro deve essere in grado di leggere ed interpretare le informazioni presenti in etichetta.
Elementi cardine per affrontare tale patologia sono: la diagnosi posta correttamente, da specialisti in allergologia ed immunologia clinica, in base a metodiche validate; la costante vigilanza per evitare gli allergeni alimentari; la chiarezza dell’etichettatura dei prodotti alimentari.
Ancora oggi, la valutazione del rischio non è sistematica, ossia non viene attuata in modo adeguato e uniforme in tutto il territorio nazionale e, non di rado, la malattia è sottovalutata o non diagnosticata correttamente.
Vi sono eccezioni costituite da centri di allergologia ed immunologia clinica collegati in rete regionale. È auspicabile che questa realtà positiva possa ampliarsi e coinvolgere tutte le Regioni, il che consentirebbe di avere dati epidemiologici nazionali e, quindi, di affrontare meglio la malattia, di incrementare la sicurezza e migliorare l’assistenza del soggetto allergico riducendo i costi sanitari.
Altri aspetti rilevanti sono l’informazione e formazione degli addetti alla produzione/distribuzione di prodotti alimentari e pasti, la possibilità di individuare gli allergeni in etichetta al fine di consentire al soggetto allergico di consumare senza rischi prodotti alimentari, piatti pronti e pasti fuori casa. E’di primaria importanza affrontare il tema delle metodiche analitiche che il settore della
produzione alimentare ha a disposizione, segnalando le criticità ad esse connesse, al fine di fornire un indirizzo uniforme a livello nazionale e utile agli operatori alimentari.
La certezza da parte del consumatore di poter escludere l’allergene nei prodotti alimentari, piatti pronti e pasti fuori casa, comporterebbe vantaggi ai soggetti allergici, alle ditte produttrici, ai ristoratori e determinerebbe anche una riduzione dei costi dell’assistenza sanitaria, ad esempio, contenendo gli interventi d’urgenza ed i ricoveri.
Attualmente, per l’assenza di un sistema di rilevazione dei dati a livello nazionale, non è ben definibile una stima dei costi che l’AA comporta per il SSN, ma, dai dati parziali a disposizione, si intuisce che sono di notevole entità.
L’aggiornamento del documento è stato elaborato dall’ufficio 5 della Direzione Generale Igiene Sicurezza Alimenti e Nutrizione con la collaborazione di un gruppo di esperti nei vari ambiti (clinico, chimico, biotecnologico ecc.) della complessa tematica*.
Un ringraziamento particolare a Federasma e Allergie ONLUS - Federazione Italiana Pazienti, per i contributi forniti e la preziosa collaborazione.
*Per la composizione del gruppo di lavoro si rinvia all’ultima pagina.
www.salute.gov.it/...i_2788_allegato.pdf
Source by Ministero della Salute









